venerdì 26 giugno 2009
The King of Pop
"Our parents taught us to always be respectful and, no matter what you do, to give it everything you have. Be the best, not the second best."
USA Today interview 2001
Epocale. Così definirei Michael Jackson.
Perchè ha plasmato il tempo al ritmo del suo groove, inimitabile. Non lo si può racchiudere in un decennio e nemmeno in un secolo, perchè con la sua arte ha condizionato un'epoca. Come i grandi artisti del passato, ha vissuto e vivrà al di sopra dei tempi.
Geniale. Perchè è dei geni la capacità unica di fondersi con la propria arte; imporre la propria grandezza e mutare idee e costumi. Con strumenti diversi, Michael Jackson è stato l'Einstein della musica pop (non me ne vogliano gli scienziati).
Immortale.
Mi ricordo la prima volta che ascoltai un brano di Michael Jackson, avevo 6 anni... a casa di una compagna di scuola (Lara, mi sembra si chiamasse) vidi la cassettina di "Bad" (album uscito nel 1987 che non aveva nulla a che fare col successo di "Thriller"). Indubbiamente mi colpì l'immagine di quel ragazzotto dal ricciolo fluente, mezzo nero-mezzo bianco, che indossava un bellissimo Chiodo (all'epoca chi non lo aveva era decisamente out, anche io lo indossavo con orgoglio!) Tra i tanti eventi che mi sono capitati da bambina, questo è uno dei pochi che ricordo con precisione assoluta. Penso a quella giornata con un'incredibile dolcezza e anche malinconia e mi rendo conto di come alcuni fatti, lì per lì insignificanti, siano dotati di una forza intrinseca che permane nella mente e probabilmente non ti lascerà mai. All'epoca non ero in grado di apprezzare le doti canore e musicali di Michael Jackson, mi piaceva e basta. E mi piaceva veramente. Come molti miei coetanei tentai di imitare i suoi balli, ma non riuscii mai a riprodurre il suo celeberrimo passo (forse perchè non avevo le Moonwalker Shoes).
Crescendo poi quasi mi sono dimenticata di lui, fino a un paio di anni fa quando, curiosa di ascoltare "Come Together" (cover dai Beatles), mi ritrovai a collezionare l'intera discografia.
Riascoltare Michael Jackson non aveva più solo quel puro sapore ludico di vent'anni prima: sarà stata l'età, le esperienze musicali fatte negli anni e quel poco di cultura artistica (non puramente sonora) maturata con gli studi a far eleggere "il Re del pop" Re anche della mia iPod playlist.
Mi sono resa conto ascoltando i suoi brani, dai primi ai più recenti, di come sia stato in grado di dar vita a canzoni che non moriranno mai. Solo un vero artista può animare la propria opera col fuoco inestinguibile della memoria.
Michael, la quintessenza del pop.
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